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Una mattina la donna delle pulizie si reca per fare le consuete pulizie a casa del signor Taranton e non lo trova. Che fine ha fatto costui? Si è assentato momentaneamente? Invece non è così. Il pensionato Taranton, uomo piccolo ed insignificante, è scomparso e non se ne comprendono le ragioni. Chi può avere motivazioni così forti da far scomparire un uomo insulso e solitario, che soltanto con la quiescenza ha riscoperto la gratificazione derivante dallo stendere alcune relazioni sociali? Egli da pensionato è diventato attivo nella associazione dei liberi pensionati italiani della sua città. Il solerte capitano Monterosa, a cui compete la tutela dell'ordine pubblico nella città, indaga a trecento sessanta gradi. Sembra diverse volte essere ad una svolta cruciale, di avere fra le mani l'autore del misfatto, il responsabile della scomparsa del povero pensionato, ma poi tutto sembra svanire nel nulla e il tutore dell'ordine si ritrova a ripartire da capo, sempre più sconsolato. Per quanto concerne le indagini i sospetti s'addensano dapprima su una compagna di vecchiaia del Taranton, tale Lidia, con cui ha avuto una tresca e nel cui alone di ambiguità il capitano sembra intravedere un qualche collegamento con la scomparsa del signor Taranton. Poi scopre che questi la ricattava. Poi i sospetti cadono su un macellaio, il Menghin, che aveva dei seri motivi, riconducibili all'usura, per odiare il Taranton. Fra i sospettati viene annoverato anche un figlio illegittimo del Taranton, spuntato dal nulla e rinnegato fino ad allora. E da ultimo anche un rom, pescato mentre tenta di intrufolarsi nella casa dello scomparso e che è in possesso del bancomat dello scomparso. Ma i motivi e gli autori della scomparsa potrebbero essere tanti altri, atteso che il Taranton si scopre essere invischiato in un giro vorticoso di affari criminali. Chi sarà stato, dunque, a far sparire il Taranton e che fine ha fatto effettivamente?